OVRA – I Nuclei Operativi
Quando il Partito inizia ad avere difficoltà nel mantenimento del proprio potere, dell’ordine pubblico o nella sua capacità di controllare le masse, allora l’OVRA interviene tramite specifiche azioni dei suoi agenti, che sono sempre organizzati in Nuclei Operativi di poche persone dotate di una grande indipendenza organizzativa ed esecutiva. Le azioni dell’OVRA e dei suoi agenti hanno sempre e solo un unico fine: tenere in piedi il potere (con tutti i privilegi) usando lo Stato ed il Partito come strumento. Non esistono sistemi giusti o sbagliati, ogni mezzo o strategia sono giustificati, incluso l’utilizzo dell’Arca di Chronos, in casi estremi. Normalmente, ogni Nucleo è composto da circa 4 agenti dell’OVRA.
Talvolta due o più Nuclei sono costretti a collaborare perché si incontrano sul campo durante una operazione comune. In questo caso, solo una adeguata contrattazione tra le parti può creare una sinergia efficiente ed evitare inutili screzi o reciproca concorrenza.
NOME: Nucleo CIT (Controspionaggio, Investigazione e Tutela)
SCOPO: Intervenire sia all’interno che all’esterno della nazione per raccogliere informazioni sui nemici dello stato e, una volta individuati, valutare se lasciar loro condurre le loro operazioni (sorveglianza), dirottarle verso nemici interni (sfruttamento) o riferire al nucleo ISE per l’epurazione.
DESCRIZIONE: lo Stato trova la sua unità anche e soprattutto tramite l’unione comune del popolo contro un nemico comune e da tutti riconosciuto come tale. Quando la dittatura è assoluta e non esistono opposizioni né dissensi, occorre comunque fare in modo che il sentimento popolare trovi una valvola di sfogo, perché avere un nemico comune unisce intere popolazioni contro una persona, una razza o un ceto sociale. Il nemico serve per incentrare su di esso ogni errore o falla della società del Partito Unico, e più il nemico è debole e incapace di offrire una reale resistenza, più il margine di vittoria risulta schiacciante e il trionfo ancora più clamoroso. Le competenze investigative del CIT non consistono nel contrastare il sovversivo, ma di saperlo individuare per poi sfruttarlo nel modo più cogente: ricattandolo, usandolo o detronizzandolo. Solitamente il CIT individua particolari frange della popolazione o semplici, piccoli gruppi di “dissidenza morbida” o liberi pensatori del tutto innocui per poi infiltrarvi qualche agente OVRA. Così facendo, spesso dietro la spinta del medesimo infintrato, quei gruppi diventano vere e proprie esche per calamitare altri potenziali dissidenti, aumentando la consistenza del gruppo (che comunque è già condannato, perché sorvegliato dall’interno). Gli agenti del CIT sono dunque degli autentici burattinai e produttori di “missioni” a vantaggio degli altri Nuclei, e sono anche in grado di studiare e analizzare azioni in contrasto alle spie nemiche per poi proporre operazioni al nucleo MIA o al RCC, se dette missioni prevedono il recupero di reliquie dell’Arca di Chronos.
NOME: Nucleo RCC (Ricerca, Controllo e Custodia)
SCOPO: contribuire con ogni mezzo possibile all’avanzamento tecnologico, scientifico, morale e para-naturale dell’Impero, nonché custodire e sorvegliare sia le informazioni sull’Arca di Chronos che i componenti da essa costituiti.
DESCRIZIONE: Molte delle scoperte scientifiche, tecnologiche e infrastrutturali che hanno fatto progredire l’Impero italiano sono emerse grazie all’azione e alle influenze del Nucleo RCC, che ha saputo sfoltire da ogni inutile orpello morale tutta la normativa sulla ricerca scientifica e sul progresso tecnico. Ma soprattutto, il Nucleo RCC è quello che più di altri conosce i misteri legati all’Arca di Chronos. Che cos’è l’Arca? Come funziona? Quale è il suo potere? Da dove viene? E’ davvero di origine divina? Come funzionano tra di loro le cosiddette “Reliquie”? Dove sono custodite? Le poche risposte a queste domande appartengono al Nucleo RCC il quale le custodisce in modo frammentario fra tutti i suoi agenti e le condivide poco alla volta e mai chiaramente. Il RCC detiene quindi un potere misterioso ed esclusivo, spesso utilizza congegni in grado di essere usati solo dai Parapsicologi più eclettici o è in grado di fornire risposte a domande e problemi che potrebbero verificarsi solo in un futuro ancora non scritto. Il modo di fare del RCC è spesso ambiguo, misterioso e poco trasparente persino per gli altri Nuclei dell’OVRA, i quali non possono fare a meno delle risorse del RCC perché spesso si rivelano risolutive quando ogni altra strategia per risolvere una missione è stata tentata e fallita.
NOME: Nucleo MIA (Missioni e Imprese di Ardimento)
SCOPO: promuovere ogni attiva operazione sul territorio imperiale ed extra imperiale finalizzata a ottenere profitto e vantaggi per l’OVRA e il Partito. Il MIA organizza missioni di infiltrazione, sabotaggio, spionaggio e, talvolta, anche azioni diplomatiche o intimidatorie verso i propri avversari.
DESCRIZIONE: Quando l’immaginario collettivo pensa al luogo comune dell’agente segreto come un individuo versatile, elusivo, capace tanto di indagare su una questione quanto di intervenire sul campo, sia sotto mentite spoglie che apertamente, allora quasi sempre si parla del nucleo MIA, che è quindi il più conosciuto dei nuclei OVRA del Partito. Gli operativi del MIA sono versatili, sempre al lavoro e alla ricerca del cosiddetto “Ardimento”, un concetto del tutto analogo all’onore e per il quale ogni agente MIA nutre grande attrazione. Conseguire con successo una missione significa far progredire se stessi ed arricchire l’OVRA, di conseguenza è normale che gli elementi del MIA siano persone orgogliose, fiere e appassionate. Ogni missione costituisce una sfida, per il MIA, i cui agenti spesso si fanno chiamare “Arditi”, e più gli agenti crescono in esperienza, più tendono ad accettare missioni e imprese sempre più impossibili. Per questo motivo, nell’OVRA, c’è chi afferma che il MIA sia costituito da autentici “fanatici esaltati” drogati di avventura e di rischio, e che gli unici a salvarsi siano quelli che in missione sono riusciti a conservare un minimo di raziocinio e senza finire vittima della Sindrome di Urbach-Wiethe, altrimenti detta “Sindrome da Invulnerabilità”.
NOME: Nucleo ISE (Individuazione, Soppressione ed Epurazione)
SCOPO: individuare, isolare e sopprimere (o neutralizzare in modo permanente) ogni possibile minaccia all’OVRA e al Partito, sia essa un individuo chiave nella catena di comando nemica, sia essa un qualsiasi individuo, stabilimento produttivo, invenzione o altro.
DESCRIZIONE: Il nome del Nucleo ISE è sempre seguito da una concreta sensazione di disagio e paura. L’ISE e il suo personale sono, da sempre, coloro che costituiscono il lato più oscuro e spietato dell’OVRA, quello che nessuno ha quasi mai il coraggio di nominare ad alta voce: quello degli assassini di stato. Non importa chi debba essere colpito, o con quali mezzi, o a prezzo di quante altre vite innocenti; l’ISE è costituito da gente che da tempo ha smesso di porsi queste domande. Uccidere, eliminare, far sparire i nemici del Partito e dell’OVRA è sempre una soluzione a senso unico e che li renderà odiati e temuti per sempre. I componenti dei nuclei ISE sono consapevoli del loro ruolo e del prezzo che dovranno pagare per sostenere, di missione in missione, il peso di ogni eliminazione, per questo motivo le persone che compongono l’ISE sono inevitabilmente distaccate, pragmatiche e del tutto amorali nell’affrontare le loro missioni. Nessuno può veramente sapere quanti suicidi, incidenti sul lavoro e misteriose sparizioni all’estero l’ISE abbia articolato; questo ha contribuito a generare un alone di diffidenza sull’ISE persino all’interno dell’OVRA stessa, poiché nessuno sa se alcune di queste “vittime” abbiano pagato profumatamente l’ISE per sparire davvero… o peggio, in linea con un pensiero del tutto paranoico e impossibile da dimostrare con certezza, quante di esse, invece di morire o sparire siano diventate parte integrante dell’ISE stesso…