LA VEGLIA – Tipologie di personaggi

Esistono 8 tipologie di personaggi alla “Veglia”, ognuna di esse dispone di 5 schede, per un totale di 40 personaggi giocanti (Servitori e Celebrità comprendono 5+5 personaggi che saranno sbloccati solo a esaurimento dei primi 30 ruoli) . I rapporti interpersonali sono più concreti all’interno della medesima tipologia di soggetti, ma sarà comunque inevitabile (nonchè parte dell’evento stesso) interagire anche con tutti gli altri.

FAMILIARI

La famiglia della moglie di Vadiño è ricca, borghese e perbenista. Lui era la classica pecora nera, e non aveva grandi contatti coi familiari della moglie, e ancor meno con quelli della sua parte, poiché sin dalla prima adolescenza si era allontanato da entrambe le parentele; amava solo sua moglie Dona Flor, sebbene a modo suo. I familiari di Dona Flor hanno  lavori sicuri, finanze stabili, una casa pulita e zero problemi con la giustizia, ma al di sotto di questa apparenza idilliaca si nascondono dinamiche complicate, rapporti disfunzionali, ipocrisie, freddezza, scarsa empatia reciproca e dissapori di vario genere. I familiari di Vadiño sono alla Veglia perché sarebbe un pessimo atteggiamento dissociarsi dalla medesima; inoltre, poiché sono preoccupati solo del buon nome della famiglia Santos che Vadiño infangava di continuo, sperano di poter risolvere, almeno in parte, tutti quei problemi che il morto non ha avuto il contegno di portarsi nella tomba. E poi, fino a prova contraria, sono stati loro a pagare (almeno in parte) le spese della cerimonia, per cui è necessario sincerarsi che quei soldi siano stati spesi bene.

APPROFITTATORI

Sono un gruppo eterogeneo di persone non abbienti che cercano da anni di ingraziarsi la famiglia d’origine di Vadiño per cercare di vivere alle spalle dei ricchi come lo era lui. Vadiño sapeva trovare il buono e l’utile dietro ogni persona e non ha mai negato di intrattenersi con coloro che vivevano ai confini della società: informatori, mendicanti, ladruncoli, prostitute, truffatori da due soldi e via dicendo. Il problema è che solo lui sapeva, tra questi disagiati, chi poteva essergli davvero amico e chi invece non lo conosceva neppure, di conseguenza, è una preoccupazione condivisa da molti quella che tra gli “approfittatori” suoi conoscenti ci siano persone che si siano imbucate alla sua Veglia per cercare di truffare o derubare qualcuno, oppure (più banalmente) per mangiare e bere a sbafo fino all’alba.

GIOCATORI D’AZZARDO

A San Salvador il gioco è spesso più simile ad una piaga che ad un sano passatempo. Nelle balere e nei locali più o meno malfamati si scommette sulle corse di cavalli, si gioca al Jogo Do Bicho (Gioco della Bestia) o alla Bolita (lotteria a estrazione), o al poker. 

Che i giocatori d’azzardo “amici” di Vadiño siano presenti alla sua Veglia non dovrebbe sorprendere più di quel tanto; solo loro sanno quanti soldi lui abbia guadagnato (e perso) al gioco, e se detti giocatori hanno la fama di criminali, strozzini, assassini e bari di professione, di certo Vadiño non aveva fama migliore della loro. 

Alla Veglia in onore del loro ex compagno di giocate ci saranno occasioni per recuperare crediti o trovare nuovi polli da spennare. Di sicuro, recuperare soldi con una tranquilla partita a carte è sempre meglio che sequestrare una persona, minacciarla di morte o rapinarla in un vicolo.

SACERDOTI DEI LOA (Oungan e Mambo)

Puoi essere cristiano quanto vuoi a San Salvador, ma ci sarà sempre un Loa dietro ognuno dei santi che preghi. Cristianesimo e santeria si sono mescolati in modo strano da queste parti, confondendo e ibridando a vicenda i riti e le icone delle due religioni nel tentativo di accaparrarsi i fedeli, la loro spiritualità e le loro offerte in denaro. Ma gli Oungan (sacerdoti) e le Mambo (sacerdotesse) dei Loa, figli, nipoti e bisnipoti di altri sacerdoti prima di loro, sanno bene cosa sono queste divinità, come pensano e come agiscono: i Loa esistono, vivono, pensano, amano e odiano come le persone vere. Sono in mezzo a noi, e molto “umanamente”, vivono con particolare intensità i nostri piaceri terreni: amore, odio, golosità, vizio, passione, crudeltà sanguinaria. Non è certo un mistero per nessuno che Vadiño fosse profondamente legato ai sacerdoti santerici ai quali ha chiesto chiesto favori e intercessioni più di una volta, nel corso della sua vita sregolata.

AMANTI

Vadiño era un gaudente, e un libertino incallito. Aveva un certo numero di amanti, e non erano soltanto donne: una persona come lui voleva assaggiare ogni cosa, assaporare ogni esperienza ed elargire se stesso a chiunque volesse godere della sua compagnia. Molte di queste persone sospettavano fortemente dell’esistenza di altre amanti nella sua vita, complice un profumo estraneo o un pettegolezzo riportato da un’amicizia in comune, ma finora ognuno di loro si illudeva di essere l’unica ad avere un posto speciale nel suo cuore. Ora che Vadiño non c’è più, chi lo ha amato ha trovato normale presentarsi alla Veglia… il che potrebbe essere fonte di contrasti, o potrebbe rivelare segreti che sarebbe stato meglio tenere nascosti.

COLLEGHI DI LAVORO

Vadiño aveva un lavoro fisso statale presso l’Ospedale Pubblico procuratogli dalla famiglia prima che i rapporti con quest’ultima si rompessero definitivamente. Il suo approccio al lavoro era disinteressato, le assenze dal servizio erano numerose e questo ha generato nei suoi colleghi di lavoro astio e dissapori. In altri frangenti, aveva quella intrinseca genialità e quell’estro creativo che spesso mancavano ai colleghi di lavoro e che gli permettevano di aggirare e risolvere questioni che persino i suoi dirigenti faticavano a gestire. Per questo motivo, alcuni dirigenti potevano tollerare la sua condotta sregolata. Esiste il sospetto che il defunto abbia sottratto beni o informazioni aziendali per utilizzarle a suo favore, quindi (di nuovo) bisogna rimediare ai guai che ha combinato, prima che qualcuno (o tutta la sezione) ci rimetta del proprio.

SERVITORI

Sebbene comandare sia bello, molti a San Salvador finiscono (o preferiscono) andare a fare i servitori di qualcun altro: camerieri, maggiordomi, dame di compagnia, stallieri, giardinieri, massaie, nutrici sono molto ricercarti nelle case dei borghesi ed è spesso difficile trovare gente di fiducia o in grado di resistere alla tentazione di intascarsi qualche gioiello o portarsi via del cibo dalla dispensa. Il servitore è, per sua stessa natura e all’occorremza, discredo ed invisibile nelle situazioni più movimentate, come anche ciarliero e di compagnia quando il padrone lo richiede. Essere versatili è la qualità migliore che si possa avere, soprattutto quando si ha a che fare con padroni esigenti, viziati e troppo abituati a sentirsi dire sempre e solo di “si”. Di sicuro, a causa del loro mestiere, i servitori sono spesso a conoscenza di segreti e pettegolezzi molto esclusivi che solo la natura del servitore impedisce siano rivelati in giro (al giusto prezzo), oppure, custoditi fedelmente.

PERSONALITA’

I luoghi presso i quali si possono incontrare personalità di spicco a San Salvador sono sostanzialmente due: dove possono esercitare il loro potere e dove possono ottenerne di più. Calciatori, politici, VIP e talvolta esponenti del culto cristiano centralizzato si presentano come “uomini del popolo” nelle occasioni di maggiore delicatezza, mostrando la proppria vicinanza ai cittadini sia quando si tratta di celebrare una vittoria o inaugurare un nuovo servizio, sia quando si tratta di salutare qualcuno che ha rappresentato qualcosa per molte persone. Alcune delle personalità che ora sono alla Veglia non hanno mai abbandonato del tutto le loro origini borghesi e sembrano sinceramente contrite per la morte di Vadiño, mentre altre, costantemente in cerca di consensi da parte dei loro elettori o dell’opinione pubblica per rimanere sulla cresta dell’onda, stanno approfittando di questa situazione per trovare appoggio e sostegno da parte della comunità. Di certo, se Vadiño non era un santo, nessuno può pretendere che lo siano anche le personalità di spicco da lui conosciute o anche solo frequentate saltuariamente.

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